“Non si può aspettare settembre 2012 per costruire il muro di protezione per salvare la pineta, perciò, o il Consorzio lo fa subito oppure insieme a decine di volontari armati di pale e sabbia, realizzeremo noi una duna di difesa a mare per salvarla” è l’allarme lanciato dal vice sindaco Gianni Carrer e da numerosi volontari dopo che l’ultima mareggiata si è portata via oltre 40 metri di arenile, trascinando centinaia di pini in mare.
Il vicesindaco si riferisce ai lavori di protezione tramite costruzione di un muretto, da parte del Consorzio di Bonifica, che dovrà proseguire fino al Faro e la cui ritardata esecuzione potrebbe mettere in pericolo un patrimonio naturale che non ha eguali.
Nel sottobosco si è infatti registrata la presenza di fiori e piante rare, fra i quali anche l’orchidea di cui ambientalisti e studiosi hanno tessuto gli elementi distintivi, introvabili in altri luoghi.
“I finanziamenti erano già stati assegnati ed i lavori già iniziati – dice Carrer – ma si vuole attendere settembre 2012 e sarà troppo tardi. Siamo a novembre, c’è tutto il tempo per intervenire, per questo ho già preso contatti ed avuto disponibilità da numerosi volontari, pronti a lavorare gratis per realizzare una duna di difesa a mare. Acquisterò io le pale ed a mano, andremo a realizzare ciò che è necessario per riparare la pineta dalla furia del mare”.
Il sindaco Pasqualino Codognotto da parte sua, ha già comunicato in Regione, la propria preoccupazione per l’erosione costante cui è soggetto l’arenile di Bibione soprattutto nella zona Faro, alle foci del Tagliamento, dove maggiore è la forza delle mareggiate.
“Non è più il tempo delle attese, bisogna agire – ha dichiarato il Sindaco – ed anticipare gli eventi che ogni anno si ripresentano in questo periodo”.
La scomparsa delle secche che in qualche modo attutivano e ritardavano l’azione della risacca sono un altro motivo di preoccupazione.
“Non voglio essere la Cassandra di turno – ha dichiarato Carrer – ma domani non vorrei sentir dire, con il senno del poi, che il disastro poteva essere evitato. Bene allora muoviamoci, tutto sommato fino ad oggi il tempo ci è stato propizio ma stiamo entrando nella stagione delle grandi piogge e delle perturbazioni. Salviamo la Pineta, fin che siamo in tempo”.