Il progetto di valorizzazione delle minoranze linguistiche è stato presentato giovedì 28 marzo 2019 a Venezia, nella sede del Palazzo Grandi Stazioni della Regione Veneto ed è finanziato con 2,8 miliori di euro di fondi UE nell’ambito dell’Interreg Italia-Slovenia.
Sono tre le zone coinvolte in questo incredibile progetto: i cimbri sull’altopiano di Asiago, i ladini del Comelico e le comunità friulane del portogruarese. Per l’Unione europea sono queste le aree che hanno maggiormente conservato tradizioni, lingua, storia, costumi e rappresentano un importante patrimonio culturale, non solo da tramandare alle future generazioni ma da valorizzare anche nell’ambito turistico.
Per questo motivo nasce PRIMIS, il progetto di cooperazione per la valorizzazione delle minoranze linguistiche e verranno realizzati 4 centri multimediali con piattaforme digitali, una mostra itinerante multimediale, un festival transfrontaliero delle comunità linguistiche autoctone e pacchetti turistici transfrontalieri. Due centri saranno in Veneto (a Bibione e nel Comelico), uno a Trieste e uno a Capodistria.
Verranno formati dei giovani ambasciatori che accompagneranno i turisti, curiosi e appassionati nella conoscenza della lingua e della cultura di queste minoranze linguistiche. In questo modo si amplificherà maggiormente il turismo culturale alla scoperta del nostro territorio.
Il progetto, di durata tre anni, prevede il recupero del palazzo settecentesco Gravisi-Buttorai a Capodistria che diventerà il primo museo multimediale della comunità italiana in Slovenia.
Il progetto valorizza il patrimonio culturale materiale e immateriale delle comunità linguistiche autoctone come valore aggiunto per lo sviluppo economico e del turismo culturale e sostenibile dei territori – sottolinea Manuela Lanzarin, assessore regionale alle minoranza linguistiche – Far conoscere le specificità di un territorio contribuisce a far comprendere la storia, in particolare alle generazioni più giovani, valorizzando identità locali e percorsi di autonomia.
Attendiamo maggiori informazioni per le visite guidate al faro di Bibione per conoscere il patrimonio culturale del territorio.
Fonte: comunicato stampa n° 468 del 28/03/2019 – Regione Veneto