Il quotidiano “La Nuova Venezia“, alcuni giorni fa, ha pubblicato un interessante articolo in cui si confronta la situazione autostradale (flussi turistici, code, traffico e caselli) lungo la costa del Veneto con quella dell’Emilia Romagna, 2 zone ad alta frequentazione turistica e con flussi numerici simili (circa tre milioni di arrivi tra giugno e agosto), solo che la Riviera romagnola, ha a disposizione per la mobilità di accesso ben 8 caselli autostradali, contro i 5 svincoli per il mare a disposizione del litorale Veneto sulla autostrada A4.
Questa insufficienza strutturale, si traduce nelle code estive a cui siamo purtroppo abituati ed il più critico è proprio il casello di Latisana che serve le località di Lignano e Bibione con oltre 800 mila arrivi di turisti in media tra giugno e agosto. Seguono i caselli di San Donà-Noventa con circa 770 mila arrivi, quello di Meolo con quasi 500 mila arrivi, l’uscita di San Stino di Livenza, con circa 480 mila arrivi di turisti ed infine quello meno turistico di Portogruaro.
In Romagna invece, grazie al maggior numero di caselli, non ci sono questi picchi di traffico sulle singole uscite. Infatti il casello più affollato, quello di Rimini Nord, non arriva a 600 mila arrivi di turisti nello stesso periodo esaminato.
La Fondazione Think Thank Nord Est che ha messo a confronto i due sistemi turistici balneari, vede nella realizzazione del nuovo casello di Alvisopoli, tra Portogruaro e Latisana, la soluzione al problema delle code chilometriche che si formano in estate sull’autostrada A4 Venezia-Trieste.
Infatti secondo Antonio Ferrarelli, presidente della Fondazione Think Tank Nord Est, la costruzione del casello di alvisopoli prevista dopo il completamento della terza corsia, dovrebbe essere per la sua importanza e strategicità, realizzato subito e non a fine lavori.
Secondo la Fondazione Think Tank Nord Est, “Un nuovo svincolo porterebbe quasi a dimezzare il carico turistico su Latisana, intercettando circa 370 mila passaggi, spacchettando e agevolando al tempo stesso l’afflusso a Bibione e Lignano, dando maggiore competitività al nostro litorale in termini di fruibilità” oltre che diventare un volano per lo sviluppo dell’area con la creazione in dieci anni di oltre 2.500 nuovi posti di lavoro ed un giro economico di 146 milioni di euro.
Per rilanciare la questione, il 10 maggio 2017 alle ore 20.00, presso il Teatro Comunale Luigi Russolo, sarà organizzato un convegno a Portogruaro cui parteciperanno anche il vice governatore del Veneto Gianluca Forcolin e l’assessore del Friuli alle infrastrutture, Mariagrazia Santoro.