“Spero che questo ti arriva in tempo, ho fatto un viaggio a Bradford, Inghilterra e la mia borsa è stata rubata con il mio passaporto, carte di credito internazionali dentro. L’ambasciata è disposto ad aiutarmi con avermi fatto prendere un volo senza il mio passaporto, solo che io devo pagare per il biglietto e l’albergo.
Per il mio sgomento non posso accedere ai miei fondi senza carte di credito, e il contatto con la mia banca, ma hanno bisogno di più tempo per elaborare e così mi ottenere una nuova.
In questa spiacevole situazione ho pensato di chiedere un prestito di giorno di paga che posso ridare appena torno. Ho bisogno di circa 1000 euros per coprire le mie spese. Ridarò tutto al mio ritorno. Devo prendere il prossimo volo. Se è possibile inviare i fondi tramite MoneyGram che è più comodo e facile, perché è l’opzione migliore.
Posso inviarvi i dettagli su come fare. Aspetto con ansia la tua risposta. Non ho l’accesso al telefono, attualmente sto usando una macchinetta pubblica.
A causa della mancanza di fondo ho dovuto lasciare l’albergo. mi faccia sapere se mi potresti aiutare in qualche modo. Cosi almeno posso inviarti i miei dati. Grazie”.
Questo è il testo dell’e-mail inviata lunedì dall’account di posta di don Andrea Vena, il parroco di Bibione.
Anche se dall’italiano sgrammaticato era facilmente intuibile che non si trattasse di una mail scritta da don Andrea ma di un tentativo di truffa, arrivava comunque dall’indirizzo e-mail del sacerdote e qualcuno poteva cascarci.
Un hacker si era impossessato della password e naturalmente il parroco che non ne sapeva nulla si è affrettato a smentire il tutto sulla sua pagina Facebook: “Ciao. Da stamane mi hanno “rubato” codici email. Non considerate email mie che chiedono soldi. Truffa. Grazie e…scusate!!“.
La truffa telematica è stata segnalata alla Polizia Postale di Mestre.