25 milioni di euro è la prima stima dei danni provocati dalle mareggiate che si sono abbattute sulle spiaggie della costa veneta nel mese di novembre da Bibione a Chioggia, fatta dai tecnici regionali del Genio Civile, coordinati dall’ingegnere Salvatore Patti, che hanno compiuto dei sopralluoghi, cui hanno preso parte anche Gianni Martin e Sergio Grego per il Consorzio di Bonifica del Veneto Orientale, rispettivamente presidente e direttore dell’ente.
La cifra stimata sarebbe probabilmente superiore se si considerassero anche i danni provocati all’ambiente (pinete, dune e fondali).
“Il fenomeno erosivo della costa adriatica che si estende anche alle pregiatissime componenti ambientali quali pinete, dune, zone Sic e Zps, è così vasto e importante per tutta l’area che ritengo necessario – ha affermato Pasqualino Codognotto, Sindaco di S. Michele al Tagliamento – presentare una puntuale relazione anche al governo nazionale e alla comunità europea. Tali iniziative dovranno essere concertate con la stessa Regione“.
Già dopo la prima esondazione del Cavrato, il Sindaco Codognotto aveva fatto notare la necessità di chiedere dei fondi all’Unione Europea.
Se è vero, come riferiscono i tecnici, che la sabbia apportata dal fiume Tagliamento arriva fino a Cavallino-Treporti, è necessario uno studio e un’analisi sul problema dell’erosione marina che tenga conto degli effetti del moto ondoso su tutto il litorale del Nord Adriatico e non solo su singole spiaggie o parti di esse.
Altro argomento che interessa le spiaggie venete è la direttiva Bolkestein sulle concessioni demaniali per gli stabilimenti balneari, di cui abbiamo già scritto in un post precedente, la cui applicazione è stata prorogata, alcuni giorni fa, di 5 anni da parte della Commissione Industria del Senato, spostando quindi la scadenza dal 2015 al 2020.
“Questa è un’arma a doppio taglio che non risolve un bel niente – ha dichiarato Pasqualino Codognotto – anche in questo caso dobbiamo aspettare e avere pazienza“.
I sindaci di San Michele al Tagliamento-Bibione, Caorle, Chioggia, Eraclea, Cavallino e Jesolo hanno richiesto un incontro urgente al governatore della Regione Veneto, Luca Zaia per discutere di entrambe le questioni.