Domani 16 Novembre 2012, alle ore 16.00, presso la Sede Municipale del Comune di Jesolo, in via Sant’Antonio 11, si terrà un tavolo di lavoro fra i Sindaci della Costa Veneta, su “Direttiva Bolkestein e concessioni demaniali“.
Parteciperà anche il Sindaco di San Michele al Tagliamento-Bibione, Pasqualino Codognotto, che ha invitato ad essere presenti anche gli operatori locali.
Saranno presenti oltre ai Sindaci firmatari del Protocollo d’Intesa, la Regione Veneto, alcuni Parlamentari ed Euro-parlamentari ed il Presidente Nazionale delegato ANCI per il demanio marittimo.
Durante i lavori sarà presentato anche il dossier, che i Sindaci hanno predisposto, sui danni causati dalle mareggiate.
La Direttiva Bolkestein, entrata in vigore in Italia l’8 Maggio 2010 con il D.Lgs. n. 59/2010 avente per oggetto “Attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno” ha lo scopo (così era l’intenzione) di creare benefici per le imprese e tutelare i diritti dei consumatori, riducendo e/o eliminando gli ostacoli burocratici, facilitando la concorrenza fra le imprese all’interno del mercato unico, aumentando così competitività ed equilibrio fra i vari paesi.
L’impatto di tale direttiva sulle concessione demaniali balneari in Italia è particolarmente importante.
Attualmente infatti la legge prevede che:
“L’amministrazione marittima, compatibilmente con le esigenze del pubblico uso, può concedere l’occupazione e l’uso, anche esclusivo, di beni demaniali e di zone di mare territoriale per un determinato periodo di tempo.”
“Nel caso di più domande di concessione, è preferito il richiedente che offra maggiori garanzie di proficua utilizzazione della concessione e si proponga di avvalersi di questa per un uso che, a giudizio dell’amministrazione, risponda ad un più rilevante interesse pubblico.”
“Al fine della tutela dell’ambiente costiero, per il rilascio di nuove concessioni demaniali marittime per attività turistico-ricreative è data preferenza alle richieste che importino attrezzature non fisse e completamente amovibili” ed è data “preferenza alle precedenti concessioni, già rilasciate, in sede di rinnovo rispetto alle nuove istanze. Qualora non ricorrano le ragioni di preferenza di cui ai precedenti commi, si procede a licitazione privata.”
La legge n.88/2001 ha poi introdotto il meccanismo del rinnovo automatico della durata delle concessioni demaniali marittime.
L’articolo 12 della Direttiva Comunitaria prevede invece che “qualora il numero di autorizzazioni disponibili per una determinata attività sia limitato per via della scarsità delle risorse naturali o delle capacità tecniche utilizzabili, gli Stati membri applicano una procedura di selezione tra i candidati potenziali, che presenti garanzie di imparzialità e di trasparenza e preveda, in particolare, un’adeguata pubblicità dell’avvio della procedura e del suo svolgimento e completamento” e che “l’autorizzazione è rilasciata per una durata limitata adeguata e non può prevedere la procedura di rinnovo automatico né accordare altri vantaggi al prestatore uscente o a persone che con tale prestatore abbiano particolari legami“.
Ne deriva che le concessioni sul demanio marittimo non potranno più essere rinnovate automaticamente e dovranno essere concesse tramite un bando per un periodo definito, con relativa preoccupazione degli attuali concessionari di veder vanificati gli sforzi compiuti in anni di lavoro, a causa delle nuove regole.