La legge che limita l’uso del contante e prevede pagamenti per cifre pari o superiori a 1.000 euro solo con mezzi tracciabili, entrata in vigore il 6 dicembre 2011, a distanza di un anno, è ora più chiara sia per quanto riguarda le varie casistiche che per quanto riguarda le sanzioni.
In un recente articolo de’ “Il Sole 24 Ore”, il principale quotidiano economico italiano, viene spiegato che le transazioni in contanti uguali o superiori ai mille euro vengono punite con una multe che vanno dall’1% al 40% per cento del valore del pagamento effettuato con un tetto minimo di 3 mila euro.
Se invece l’importo supera i 50.000 euro, la percentuale sarà tra il 5% ed il 40% per cento. Mentre per importi fino a 250.000 euro, c’è la possibilità di oblazione e si può ottenere uno sconto sulle sanzioni.
La sanzione inoltre colpisce sia chi riceve il pagamento (ad esempio, l’albergatore o l’agenzia che incassa un pagamento) che chi lo effettua e quindi il cliente.
Gli accertamenti, sempre secondo “Il Sole 24 Ore” spettano al Ministero dell’Economia e delle Finanze o alla Guardia di Finanza.