Apprendiamo dall’articolo pubblicato ieri sul Corriere del Veneto che, a Bibione, secondo i dati forniti dal Comandante della Polizia Municipale, Andrea Gallo, sulla lotta all’abusivismo commerciale, gli oggetti sequestrati, sono stati, solo nel mese di luglio, quasi 12 mila, con sanzioni amministrative per 444 mila euro, a carico di cittadini extracomunitari.
“Nello specifico – dichiara Gallo nell’articolo – i verbali elevati a persone identificate sono stati 91 mentre i restanti 119 verbali sono stati elevati a carico di ignoti in quanto spesso i venditori, appena si vedono braccati, preferiscono scappare abbandonando la merce sul posto”
Sono stati inoltre sequestrati 1800 capi di abbigliamento per un valore di 50.000 Euro, nel corso di 5 maxi-sequestri, perchè non in regola con la normativa sull’etichettatura, prevista dal codice del consumatore.
Infine sono stati elevati 3 verbali per il sovraffollamento di appartamenti.
Fa riflettere il fatto che l’articolo conclude spiegando che quel mezzo milione di sanzioni amministrative resteranno non pagate in quanto molti cittadini stranieri risultano poi irreperibili o nullatenenti …
“Eppure – spiega ancora Gallo – basterebbe, con una modifica semplicissima alla normativa nazionale attuale, subordinare il rilascio o rinnovo dei permessi di soggiorno alla definizione dei verbali che risultano a carico dello straniero che richiede i documenti di soggiorno.
Molti venditori, infatti, sono in regola con il permesso di soggiorno e vedersi negare il rinnovo o il rilascio perchè un verbale non è stato pagato, costituirebbe un deterrente efficacissimo nella lotta all’abusivismo commerciale ed un notevole passo avanti per garantire la legalità“.