Sono in costante aumento gli uccelli acquatici svernanti nelle lagune di Venezia e Caorle–Bibione.
Durante il censimento svolto su scala europea, che ha impegnato per tre giorni un centinaio di persone fra esperti, volontari e guardie provinciali, sono stati contati 365.886 uccelli di diverse specie nella laguna di Venezia e 39.820 in quella di Caorle-Bibione, per un totale di 405.706 esemplari.
Il numero negli ultimi, è sempre aumentato, passando dai 70 mila del 1993, ai 270 mila del 2008, ai 313 mila (87 specie) del 2010, ai 330 mila del 2011.
In cima alla lista degli uccelli che svernano ci sono sempre le anatidi, in particolar modo le alzavole, il germano reale, ma anche uccelli come il fischione, il codone, la folaga, il piovanello pancianera, il gabbiano comune, la volpoca e l’airone bianco maggiore, il più numeroso tra i trampolieri.
Un dato straordinario secondo il vicepresidente della Provincia e assessore alla caccia della Provincia di Venezia, Mario Dalla Tor, dichiarando che “siamo la prima zona umida d’Italia e una delle più grosse in Europa per quantità di uccelli“.
Ha poi aggiunto, spiegando i motivi di questo successo che “la gestione delle valli, il bacino d’acqua ha il livello giusto, la complessità e ricchezza degli ambienti naturali fanno si che ci siano le condizioni favorevoli e la giusta appetibilità. Basta pensare che nei giorni freddi di febbraio, i vallicoltori hanno provveduto a lasciare del cibo per gli uccelli, altrimenti avremmo avuto delle morie. La nostra insomma, è una grande piattaforma, una sorta di enorme parcheggio scambiatore per volatili di tutto l’Est Europa“.
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