I borghi vicino a Bibione

I borghi vicino a Bibione: un viaggio alla scoperta delle città medievali vicino al mare più belle d’Italia. Un’idea di vacanza a Bibione che predilige non solo le meravigliose giornate al mare ma anche delle gite fuori porta da vivere in estate ed in inverno.
L’itinerario che proponiamo sono i borghi medievali vicino a Bibione: San Vito al Tagliamento, Sesto al Reghena e Cordovado. Sono tre località del Friuli Venezia Giulia in provincia di Pordenone.

Prima tappa: San Vito al Tagliamento. Tra i più belli borghi d’Italia.

Il primo borgo che vi invitiamo a scoprire è San Vito al Tagliamento. Si trova a circa 40 minuti in auto da Bibione. Si percorre la strada provinciale SP74 e la SP75. Si prosegue per la SP8 in Friuli fino ad arrivare ad uno dei borghi più belli vicino al mare.

Ha ottenuto il riconoscimento di bandiera arancione, un marchio di qualità artistico ambientale del Touring Club Italiano. San Vito al Tagliamento, infatti, offre ai turisti qualità ed accoglienza e valorizzazione del territorio.
Ha una storia antichissima alle spalle, con insediamenti preromani e romani. Sono rimaste diverse tracce dal punto di vista architettonico: tratti di cinta muraria con il fossato circostante, le tre torri (Raimonda, Scaramuccia e Grimana) e il castello.

San Vito al Tagliamento – campanile del Duomo

La prima area da vedere è sicuramente la Piazza del Popolo circondata ai lati da porticati e da bellissimi palazzi. Tra quelli che si affacciano sulla piazza, emerge uno in stile veneziano: il palazzo Altan-Rota, oggi sede comunale con un giardino antistante ed un parco sul retro.
Poi troviamo un’antica Loggia Pubblica che inizialmente era sede della municipalità sanvitese. Da qui si può accedere alle scale che portano all’Antico Teatro Sociale del 700 che ospita numerosi spettacoli ed eventi: il Teatro Arrigoni, arredato con lo stile veneziano.
Altro edificio storico da visitare è il Duomo, una vera e propria galleria d’arte, con il suo campanile alto circa 73 metri.

Antico Ospedale San Vito al Tagliamento

Un gioiello del Rinascimento è sicuramente la Chiesa di S. Maria dei Battuti con il prestigioso ciclo di affreschi di Pomponio Amalteo, lodato anche da Giorgio Vasari, il più famoso pittore, architetto e storico italiano del 1500. Vicino troviamo inoltre l’antico ospedale, oggi adibito principalmente ad esposizioni, convegni e cerimonie.
Da non perdere infine il Castello di San Vito, ricco di altri maestosi affreschi sia esterni che interni, ed il museo civico Federico De Rocco.

Cosa mangiare e bere a San Vito al Tagliamento? Sicuramente un buon bicchiere di vino Friulano e il Merlot DOC Friuli Grave da abbinare a un piatto di prodotti tipici come il frico o dei crostini con dei buoni salumi.

Seconda tappa: Sesto al Reghena. Un’oasi di pace.

Da San Vito al Tagliamento si percorre la strada provinciale SP1 e poi la SP42 per raggiungere Sesto al Reghena, un piccolo borgo di circa 6000 abitanti.
È conosciuto principalmente per la sua abbazia benedettina di S. Maria in Sylvis dell’VIII secolo, attorno alla quale si è sviluppata la comunità. Nel 900 circa assunse l’aspetto di un castello medievale con torri e fossato. Attualmente è rimasta la torre Grimani, l’unica di sette che circondavano il monastero.

All’interno della basilica si possono ammirare gli affreschi della scuola di Giotto, l’urna di Santa Anastasia, il Vesperbild del Quattrocento (ovvero la Madonna con in grembo il corpo di Gesù morto, meglio conosciuta come la Pietà) e l’Annunciazione del 1300.

Nel piazzale dell’Abbazia si affaccia il Palazzo del Comune, la cancellerie abbaziale (sede del potere civile nel medioevo), la torre campanaria e la torre Grimani.

Oltre all’architettura e all’arte, Sesto al Reghena – a 30 minuti circa da Bibione – gode di diverse bellezze naturali dove spuntano ville nobiliari e antiche chiesette. Lasciando alle spalle Piazza Castello, si percorre la via principale del centro storico. Nascosta tra gli edifici, si attraversa Calle San Gallo e si arriva ai Prati Burovich, una geometria di vegetazione che regala profumi e colori tutto l’anno. Da qui possiamo raggiugere il Lago delle Premarine, una zona di pesca sportiva con vista sulle Prealpi.

Proprio in questi prati prende vita un sentiero che si trasforma in passerella, dapprima attraversa e poi costeggia questo comprensorio di una decina d’ettari, un fantastico “complesso architettonico vegetale”.
Gli alberi sono quelli tipici del luogo: olmi, farnie, aceri, gelsi, carpini, che offrono un habitat ad una variegata avifauna, a scoiattoli, e ogni tanto veloci apparizioni di volpi. Negli spazi dove non vi sono i grossi esemplari arborei già citati, troviamo una complessa vegetazione arbustiva, che comprende: il nocciolo, il biancospino, il corniolo, la rosa selvatica, il prugnolo, e le siepi d’aceri.

Tratto da https://www.prosesto.org/pratiburovich.html – I prati Burovich
Lago delle Premarine – Sesto al Reghena

Terza tappa: Cordovado. Un antico borgo medievale.

Dopo avere visitato Sesto al Reghena ed esplorato l’oasi verde, si prosegue il tour per i borghi vicini a Bibione. Ma prima di raggiungere l’ultima tappa, consigliamo di visitare i Mulini di Stalis con la chiesetta di San Pietro, restaurata negli anni 90, e dove sono visibili dei meravigliosi affreschi del Quattrocento.

Dopo una breve passeggiata lungo il corso d’acqua, si prosegue il viaggio verso Cordovado, un antico borgo medievale che presenta ancora un nucleo storico ben conservato.
Il nome della località deriva da Curtis de Vado che dal latino indica una corte (un grande complesso agricolo) vicino a un guado (vadum) sul fiume Tagliamento.

Dal punto di vista religioso, a Cordovado sono presenti diversi edifici di culto. La prima chiesa è l’antica Pieve di Sant’Andrea del IV-V secolo con una sola navata (a cui sono state aggiunte due navate laterali nel Seicento) ricca di affreschi e dipinti risalenti al Cinquecento circa e si trova in piazza Duomo. Proseguendo lungo la strada principale, si arriva al duomo nuovo di Sant’Andrea Apostolo costruita nel 1950 ed è la principale chiesa di culto.

Proseguendo il percorso si arriva al Castello di Cordovado dove troviamo alcuni edifici storici: palazzo Ridolfi detta casa del capitano, il palazzo Agricola dalle forme rinascimentali ed infine il palazzo Freschi Piccolomini. Quest’ultimo è un edificio a tre piani con una splendida trifora sopra il portone d’ingresso. Si trova immerso nel verde, in un parco secolare e recentemente è stato aggiunto un labirinto di rose damascene.

Uscendo dal centro storico, si giunge a piazza Cecchini con il Santuario della Madonna delle Grazie, un luogo divenuto celebre dopo le apparizioni di Maria avvenuto il 7 settembre del 1592. In quel periodo sorgeva un capitello dedicato alla Madonna ed ai santi Valentino e Rocco, invocati per guarire dall’epilessia e dalla peste.

Il Santuario di Cordovado è un esempio di architettura barocca con pianta ottagonale e ornato da stucchi, bassorilievi, statue, affreschi e magnifiche tele. Al servizio del santuario furono costruite le case dei cinque cappellani officianti (attuale palazzo Cecchini), un ricovero per nobili (attuale Municipio) ed un altro ricovero per poveri (hospedal).

Per concludere il giro, si consiglia di visitare l’antico convento francescano di Santa Maria di Campagna  e l’Oratorio di Santa Caterina che conserva affreschi del XV secolo.

Siamo giunti alla fine del primo tour alla scoperta dei borghi vicino a Bibione, un modo diverso per vivere la vacanza al mare.
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