A Bibione, il 05 Maggio 2016 è stata inaugurato il nuovo tratto della pista ciclabile e pedonale, che ora collega direttamente Via Procione con il Faro di Bibione, permettendo a residenti e turisti di raggiungere più facilmente ed in sicurezza, a piedi o in bicicletta, la spiaggia a est.
La nuova pista si congiunge alla pista ciclabile esistente del lungomare di Bibione e costeggia il muro di difesa idraulica costruito dopo l’alluvione del 1966, percorrendo la pineta dove ad un certo punto, per circa 70 metri è anche sospesa su un ponte di legno di castagno, per poi collegarsi circa un km prima di raggiungere il faro con la ciclabile realizzata in precedenza dal Consorzio di Bonifica, per una lunghezza complessiva di circa 2,7 km.
Nella zona di Lido dei Pini, in via Procione, la pista si collega con la viabilità ciclopedonale già esistente in modo da permettere ai ciclisti ed ai pedoni che vi passeggiano di percorrere tutto il lungomare Adriatico senza mai uscire dalla pista pedalando o passeggiando nella massima sicurezza su un percorso a loro dedicato.
I lavori non sono però finiti, infatti il Sindaco di San Michele al Tagliamento-Bibione ha recentemente dichiarato che il progetto prevede il completamento verso Pineda della pista ciclopedonale del lungomare i cui lavori, inizieranno a Settembre 2016 e l’estensione di quella di Bibione Pineda lungo Via Baseleghe, dal Lido del Sole fino a Corso del Sole.
Di seguito un bel video da Vimeo, effettuato con un drone che mostra la pista ciclopedonale ripresa dall’alto in tutta la sua lunghezza
Come rendere un’opera favolosa inutilizzabile:
bellissima la nuova pista ciclabile verso il faro, peccato che a giugno siano stati posizionati dei blocchi che rendono il percorso difficile e obbligano chi lo percorre in bicicletta a scendere ben 4 volte. La peggiore è l’uscita finale che si immette sulla vecchia ciclabile quasi perpendicolare e dopo c’è un tratto di una decina di metri in salita da fare spingendo la bici.
Il problema era bloccare l’ingresso dei risciò, e questo è giustissimo visto lo spazio che non ne permette l’utilizzo.
Il problema è dovuto a come sono stati realizzati i blocchi che rendono la vita difficile a chi va in bicicletta, a chi entra con una carrozzina per bambini e ancora più grave è quanto sia difficile accedervi per persone con handicap motorio.
Bastavano dei paletti di blocco a distanza tale da non permettere il passaggio dei risciò e tutto avrebbe funzionato egregiamente.
Meno male che la vecchia pista ciclabile è ancora in ottime condizioni.