Il 17 Dicembre 2012 scade il termine per il pagamento della seconda rata (saldo) dell’IMU, la tanto discussa tassa sulle case di proprietà, che da quest’anno ha interessato di nuovo anche le prime case.
Oltre ai problemi legati alle modalità ed agli errori nel versamento, ci sarà anche chi, per errore o dimenticanza, la pagherà in ritardo o chi proprio, complice la crisi, non riuscirà a pagarla.
In caso di ritardato o mancato pagamento dellIMU, prima che parta l’accertamento del comune, sarà possibile usufruire del “ravvedimento operoso“, cioè sarà possibile pagare l’imposta dovuta maggiorata delle sanzioni e degli interessi.
Le sanzioni saranno tanto più alte, quanto maggiore sarà il tempo trascorso tra la scadenza del pagamento della tassa ed il pagamento:
a) Ravvedimento sprint (fino a 14 giorni dalla scadenza della rata) : sanzione pari allo 0,2% dell’imposta per ogni giorno di ritardo;
b) Ravvedimento breve (fino a 30 giorni dalla scadenza della rata): sanzione pari al 3% dell’imposta dovuta;
c) Ravvedimento lungo (dai 30 giorni fino ad un anno dalla scadenza della rata): sanzione pari al 3,75% dell’imposta dovuta.
Sulle somme non versate relative all’imposta, si applicheranno gli interessi di mora nella misura annuale stabilita da ciascun Comune, che non può, per legge, superare il limite di tre punti percentuali di differenza rispetto al tasso di interesse legale, attualmente fissato nel 2,5% su base annuale (massimo 5,5% quindi).
Tutto questo, a patto che non vi sia stato, nel frattempo, alcun accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Trascorso l’anno, non sarà più possibile il ravvedimento operoso ed una volta scattato l’accertamento del comune, la sanzione da pagare sarà molto cara: 30% dell’imposta dovuta.