Continua la parabola discendente del mercato immobiliare italiano, registrando un’ulteriore contrazione delle compravendite nel 3° trimestre 2012.
Secondo i dati pubblicati dall’Agenzia del Territorio, il calo delle transazioni rispetto allo stesso trimestre del 2011, per l’intero settore immobiliare (non ci riferiamo a Bibione ma all’intero mercato italiano) è stato del 25,8%, mentre per il settore residenziale addirittura del 26,8%.
Se però il 2012 si sta confermando l’anno della crisi immobiliare in Italia, secondo il rapporto elaborato dall’osservatorio sul mercato immobiliare di Nomisma, il 2013 potrebbe essere peggiore.
Lo studio effettuato prevede infatti un’ulteriore diminuzione delle compravendite per il futuro, avvisando che il potenziale recessivo è superiore a quanto finora segnalato dalla discesa dei prezzi.
Secondo la società di studi economici, solo una inversione di tendenza delle politiche europee, con un ruolo della BCE capace di riattivare il credito, potrebbe invertire la situazione.
Il mercato immobiliare è diventato, in questi anni in Italia, dipendente dal credito e si è quindi bloccato a causa della difficoltà di ottenere prestiti e mutui dalle banche da parte di imprese e famiglie.
I risparmi delle famiglie non sono infatti in grado di sostenere l’acquisto di una casa, nonostante la discesa dei prezzi del 10/15% e per questo l’unico fattore in grado di far concludere un operazione è il margine di trattativa sul prezzo.
Notizie certe e statistiche sull’andamento del mercato immobiliare a Bibione purtroppo non ne abbiamo ma le cosidette “chiacchiere da bar” e “voci di corridoio” parlano di stagnazione.