A Bibione è stato creato un percorso per giocare con le biglie sulla sabbia, la pista più lunga del mondo, registrata ufficialmente nel Guinness dei Primati.
Realizzata nell’ampio arenile antistante Piazzale Zenith, la pista da biglie vanta misure eccezionali con 150 metri di lunghezza di sabbia compattata con curve, ponticelli e discese.
Sabato 29 maggio 2010, Kimberly Dennis, commissario dell’organismo internazionale che ha sede a Londra, ha ufficialmente riconosciuto il record, facendo entrare Bibione nel Guiness World Records Limited, sotto la nuova categoria denominata “longest marble track”.
La commissione giudicante aveva stabilito che la pista avrebbe dovuto superare la lunghezza lineare minima di 60 metri; con i suoi 150 metri la pista di Bibione ha abbondantemente superato il limite, conquistando a pieno titolo il record più ambito.
I primi ad utilizzarla sono stati 350 ragazzi delle scuole medie del comune di San Michele al Tagliamento che nella mattinata di sabato 29 maggio si sono sfidati in un torneo di cheecoting.
Questo è infatti il nome, attualmente più diffuso, per identificare uno dei giochi da spiaggia più classici di tutti i tempi: il gioco delle biglie cha sta ritornando in voga, una nuova attrattiva per il turismo balneare, capace di catturare l’attenzione di migliaia di appassionati.
Per il suo valore altamente simbolico, il cheecoting sulla pista di Bibione è stato scelto dall’Unicef per promuovere l’iniziativa “Diritto e rovescio allo sport per tutti i bambini”, un progetto lanciato lo scorso anno, realizzato dall’Aba (Associazione Albergatori Bibione) in collaborazione con l’organizzazione internazionale e finalizzato a diffondere il valore dello sport e il diritto di ogni bambino a crescere serenamente attraverso l’importante funzione del gioco.
Il torneo di cheecoting è stato disputato con biglie impresse con il logo Bibione/Unicef, alla presenza dell’Ambasciatore dell’Unicef Mario Porfito (attore napoletano protagonista della celebre serie tv “La Squadra”) e della responsabile provinciale dell’Unicef di Venezia, Tiziana De Petris.
Nello stesso giorno, in Piazzale Zenit si potevano adottare le pigotte, le bambole di pezza simbolo dell’Unicef dal 1999, realizzate a mano dagli stessi ragazzi delle scuole medie nel corso dell’anno scolastico, con il coinvolgimento di genitori e insegnanti.